Eccoci, buona domenica e bentrovati dopo un periodo di vacanza di questa NewsLetter.
Se siete pronti a leggere un po’ di aggiornamenti e un annuncio importante cominciamo!
Sono stato in Italia per qualche settimana in estate e durante la mia assenza in Giappone si sono verificate delle… sì avete indovinato: calamità.
Le placche
Durante l’estate un terremoto non troppo forte per gli standard locali ma in una zona in cui non si sarebbe dovuto verificare ha scatenato un allarme nella zona del Kantō, la regione di Tokyo. La questione è legata al megasisma Nankai, un sistema in cui una placca spinge fortissimo accumulando tensione che inevitabilmente si deve scaricare. Scusate la spiegazione un po’ approssimativa, questa è una mappa globale che illustra il fenomeno della subduzione.
Ovviamente il Giappone è in una delle zone più calde.
Per una decina di giorni sembrava che nella zona di Tokyo dovesse arrivare quello grosso, poi l’allarme è stato ridimensionato e sono arrivate solo alcune scosse molto lievi. Il terremoto distruttivo arriverà, ma come sempre non si sa quando.
Riso
Dopo la metà dell’estate nei supermercati giapponesi è cominciato a scarseggiare il riso. Il riso, la cosa più importante nell’alimentazione nazionale, oltre che metà del titolo di un popolare podcast dal Giappone (pesceriso).
Questo simpatico arcipelago dipende per il 62 percento dall’importazione di cibo dall’estero, ma per quando riguarda il riso i giapponesi lo mangiano solo nazionale. Basmati, jasmin, thai o carnaroli saltano fuori solo in caso di pietanze esotiche, e il riso estero è pesantemente tassato. Per questo motivo quando manca il riso negli scaffali ci si avvicina pericolosamente a situazioni di panico che a loro volta scatenano un circolo vizioso di acquisto compulsivo per stoccarlo in casa e conseguente ulteriore penuria nei negozi.
Per qualche settimana, specialmente in città, si è aspettato il raccolto estivo con ansia, quasi fossimo in un villaggio medievale, raccolto che finalmente ha portato i sacchi nei supermercati e l’allarme è rientrato. La colpa è, come immaginabile, del surriscaldamento che negli ultimi anni coinvolge il Giappone e il mondo.
Ah, a proposito, ho scritto un articolo sul Post riguardo all’iperturismo e al suo impatto in Giappone, lo trovate qui
Il mio libro
Dopo 20 anni in Giappone ho scritto un libro che uscirà il primo giorno di ottobre.
Il titolo è “Cadere sette volte, rialzarsi otto” ed è pubblicato da UTET.
Dentro c’è un po’ di quello che ho capito di questo paese, della sua lingua, della sua cultura, del mio modo di viverci.
Se vi interessa, potete prenotarlo qui, cercarlo altrove on-line o chiederlo al vostro libraio di fiducia.
Ancora non so le date precise, ma all’inizio di ottobre sarò in Italia per l’uscita e potrebbe capitare di incontrarci e fare qualche chiacchiera, vi terrò aggiornati qui e sugli altri social.
Buona domenica e vi auguro la fine dell’estate che qui ancora stravolge con temperature disumane.
Lo prenderò sicuramente. E magari ci vedremo a una presentazione
Complimenti per il libro! Le ragioni del titolo?