Buongiorno e buon sabato.
Qui a Tokyo piove e nonostante sia l’ultimo giorno di maggio fa freddino; una temperatura atipica ma niente di cui lamentarsi.
La Newsletter ha perso un po’ di uscite per strada, ma nelle ultime settimane si sono concentrate le scadenze di una serie di lavori di scrittura. Non so se sapete come funziona, ma di solito uno ci pensa, mette giù delle idee, procrastina e poi alla fine si trova di fronte il giorno della consegna che è indietrissimo. A me, almeno, capita così.
Questa condizione è presentata molto bene dal personaggio di un manga-anime che mi pare non esista in Italia: Sazae san. È interessante come i manga che più hanno plasmato la percezione dei giapponesi per generazioni non siano molto diffusi da noi (ad esempio Doraemon è un long-seller i cui personaggi sono costantemente citati nelle conversazioni, qui).
Il personaggio che compare in Sazae san si chiama Isasaka sensei, come dice il nome è un letterato (sensei si usa per insegnante, maestro, professore, dottore o notabile in genere) che di lavoro scrive. È regolarmente indietro con le consegne, quando a casa sua arriva l’editor (nel mondo di Sazae non c’è internet, ancora oggi i suoi personaggi vivono in un’ambientazione rimasta tra anni ‘50 e ‘70) lui lo fa attendere nell’ingresso fino a quando ha finito di rivedere il testo da consegnare.
Isasaka sensei, sei relatable.
Masucotto
La stazione di Shinjuku ha una nuova mascotte: SHINJUKUMA, mescola tra il nome della stazione e kuma, la parola che significa orso.
Buone maniere con i manga
Da qualche settimana c’è una campagna per incentivare la buona educazione in Giappone, e i testimonial sono personaggi dei manga.
Non fare casino sui treni, lavarsi e sciacquare bene il sapone prima di entrare in vasca, allontanarsi dalla linea gialla quando si fotografano i treni.
I personaggi sono quelli più famosi delle storie di Kodansha, la casa editrice.
e adesso…
La parola del giorno
Mitateru 見立てる.
È un verbo formato da miru (guardare) e tatsu (sostenere, far stare in piedi).
Si usa con una serie molto ampia di significati: valutare, paragonare, giudicare, immaginarsi qualcosa, vedere qualcosa come qualcos’altro. Mi piace molto il senso di cambio di prospettiva, come un movimento di macchina da presa, uno scavalcamento di campo. Fun fact: devo ancora usare questa espressione in una conversazione, sto aspettando il momento giusto per spararla.
Ecco, è tutto. Scusate l’assenza ma fra un po’ usciranno alcune cose che sto scrivendo adesso,
mandi!
Sbaglio o arrivano poche newsletter?? Mi sono abbonata ma non ricevo nulla da leggere da fine maggio. E’ mensile??